La Politica pugliese stende un velo di silenzio sull’inchiesta che ha coinvolto il presidente dell’Ager, Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti, Gianfranco Grandaliano, indagato per il reato di corruzione. Sia il presidente Emiliano che altri assessori, come Annagrazia Maraschio con delega all’Ambiente, hanno deciso di non commentare l’accaduto dichiarando di aspettare la sentenza definitiva.

A chiedere spiegazioni in merito alla vicenda ci pensa l’opposizione. Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, sottolinea come esistano norme che prevedono la valutazione dei dirigenti e la rotazione degli incarichi. “L’assessore cosa intende fare? – chiede Zullo -. Sono passati ormai 9 mesi dall’insediamento della Giunta. Maraschio si sta occupando solo di Urbanistica – incalza Zullo – oppure ha avuto il tempo di prendere visione della più grande Agenzia regionale dei rifiuti e valutare se ha prodotto più risultati in termini di igiene pubblica o di consulenze?”

Grandaliano, ricordiamo, è stato accusato di corruzione secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Chiara Giordano. Il direttore generale dell’Ager si sarebbe fatto pagare la festa per i suoi 50 anni, al Wonder Beach di Mola, il 6 agosto del 2017, da un imprenditore barese. Un particolare confermato dal ristoratore, completamente estraneo all’inchiesta.