Con l’imminente arrivo dell’alta stagione estiva, si torna ancora una volta a discutere della carenza di personale nelle strutture alberghiere e ristorative in Puglia. Francesco Caizzi, vicepresidente nazionale e presidente pugliese di Federalberghi, ha lanciato l’allarme dichiarando che nella regione manca circa il 30 per cento del personale necessario, pari a 6mila lavoratori.

Questa grossa difficoltà nel trovare dipendenti per ristoranti, alberghi, villaggi, bar, stabilimenti balneari e quant’altro, secondo Caizzi è dovuto a diversi fattori, ma due su tutti sono il ritardo nella ripartenza del settore in Italia dopo i duri mesi passati dall’autunno alla primavera a causa del Covid e il fatto che i tanti ragazzi disoccupati, neo diplomati negli istituti alberghieri o gli apprendisti, preferiscano percepire il Reddito di Cittadinanza piuttosto che rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro.

Oltre che al Rdc, il vicepresidente punta il dito anche contro la fuga di cervelli che vede sempre più prendere piede nel mondo della ristorazione, con i ragazzi che lasciano l’Italia per trovare lavoro all’estero, come ad esempio accade nella stagione estiva quando in tanti preferiscono avventurarsi in un’esperienza lavorativa in Spagna o in Grecia piuttosto che restare a lavorare nella nostra Nazione.

Un’ennesima motivazione per cui si è andata a creare questa carenza di personale, sempre secondo Caizzi, sarebbe il fatto che i contratti stipulati durante le stagioni estive sarebbero troppo brevi per poter garantire conseguentemente il sussidio di disoccupazione, per tanto i ragazzi sono meno invogliati ad iniziare un lavoro durante la stagione estiva.