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Federalberghi si oppone all’introduzione della tassa di soggiorno per i turisti che alloggiano a Bari. Con tutta probabilità l’introduzione, approvata in consiglio comunale, avverrà in piena stagione in corso a partire da metà luglio.

Assenza di servizi, abusivismo ricettivo, assenza di pianificazione sul turismo in città sono alcune delle motivazioni che stanno portando Federalberghi a opporsi alla delibera e a voler presentare ricorso.

Francesco Caizzi, vice presidente nazionale e leader barese e pugliese della Federalberghi, si scontra contro il sindaco di Bari, Antonio Decaro, chiedendo un confronto democratico e sottolineando che la dinamica di “spolpare” i turisti non è sicuramente una tattica duratura nel tempo.

Secondo Federalberghi si introduce un’imposta senza corrispondere reali servizi ai turisti discriminando alcuni quartieri della città. Non è corretto, infatti, far pagare la stessa tassa a chi alloggia al centro della città e quindi può usufruire di tanti servizi come i taxi o gli infopoint e chi invece alloggia fuori.

La legge, inoltre, impone che gli introiti incassati dalla tassa di soggiorno vengano utilizzati per interventi turistici, ma su questo, stando sempre a quanto dichiarato dalla federazione, la Giunta pare non abbia introdotto alcuna forma di controllo. “Il turismo a Bari è da sempre stato snobbato da chi ha governato la città” conclude duramente Caizzi.