Giornata di protesta in Puglia per le imprese del wellness aderenti a Confartigianato per chiedere la riapertura delle attività anche in zona rossa.

La manifestazione bianca è in corso da questa mattina e coinvolge centinaia di saloni di parrucchieri ed estetisti in tutta la regione che hanno protestato alzando le saracinesche delle attività senza far entrare clienti, come previsto dalla normativa anti-Covid, ma sostando all’interno dei saloni esponendo il cartello “il nostro lavoro non è un gioco”.

Secondo il Centro Studi di Confartigianato Puglia, sono 9.664 le aziende attive del comparto che, nel solo 2020, hanno perso ricavi per oltre due miliardi di euro.

Quello che oggi questi imprenditori chiedono è di “poter riaprire anche in zona rossa”, dice Silvia Palattella, presidente regionale Acconciatori di Confartigianato, con le misure di sicurezza anti-contagio già adottate negli scorsi mesi di restrizioni (plexiglass a separare le postazioni, mascherina e igienizzanti), “di ottenere ristori adeguati e proporzionati alle perdite e di prevedere più efficaci misure di contrasto agli abusivi, che rappresentano almeno il 28% e che impattano sul nostro lavoro ma anche sulla diffusione della pandemia”.