foto di repertorio

La Puglia avrà un centro vaccinale in ogni comune per facilitare le operazioni di vaccinazione per i 260mila ultraottantenni che potranno prenotare la somministrazione grazie a una piattaforma online. Purtroppo, però, la campagna vaccinale per la fascia più anziana della popolazione sarà più lenta del previsto.

La conferma arriva alla fine dell’incontro tra le Regioni e i ministri della Salute e degli Affari regionali e con il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. Durante la riunione la paura dell’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco è diventata realtà, cioè l’impossibilità di somministrare il vaccino di AstraZeneca anche agli over 55 anni. Tutto questo costringe le Regioni italiane a rallentare la somministrazione dei vaccini agli anziani.

Il vaccino di AstraZeneca sarà somministrato solo alla fascia tra i 18 e i 55 anni, come ha sottolineato l’assessore alla Salute pugliese. “Dalla prossima settimana metteremo in piedi un sistema di prenotazione che sia il più comodo possibile per l’utente anziano. Parliamo di una piattaforma regionale online” ha sottolineato Lopalco.

L’assessore assicura che la Regione troverà anche il modo di fare accedere alla prenotazione anche gli ultraottantenni che non avranno a disposizione computer o non sanno come utilizzarlo per accedere alla piattaforma. Ancora più importante sarà la decisione di realizzare un centro vaccinale in ogni comune della regione: “In questo modo non costringeremo gli anziani a fare grandi spostamenti per vaccinarsi. Nei comuni più piccoli ci sarà un punto di vaccinazione, in quelli più grandi ce ne saranno di più. Le Asl stanno lavorando per individuare le sedi di questi centri vaccinali. In seguito saranno messse a punto le agende di prenotazione per ognuno di questi centri”.

Le limitazioni all’uso di AstraZeneca “cambiano completamente il quadro”, come dice Lopalco. E così quella per il Covid si sta caratterizzando come una campagna vaccinale totalmente stravolta dai cambi di programma delle aziende farmaceutiche con previsioni di vaccinazioni riviste continuamente al ribasso. Se fino a un mese fa la Regione prevedeva di vaccinare 2 milioni di pugliesi entro l’estate, qualche settimana dopo quella previsione scendeva a 1 milione.

Per la vaccinazione anti-Covid la Regione fino puntava a mettere in piedi una strategia nuova per rispondere alle diverse esigenze dei pugliesi da vaccinare, come per esempio gli anziani e i malati allettati che non possono muovere da casa. Da qui l’idea di utilizzare come centri vaccinali anche gli studi dei medici di base. Ipotesi che per il momento, per il volere del ministero della Salute, rimane congelata, in attesa di arrivare a un accordo nazionale con i rappresentanti dei medici di base.