Se da un lato l’emergenza sanitaria ha causato la chiusura di diverse attività commerciali, dall’altro lato c’è chi ha deciso di investire e di aprire una nuova attività offrendo posti di lavoro a giovani baresi in cerca di occupazione.

Ed è così che tra corso Cavour e via Piccinni, in uno degli angoli da tempo abbandonato nel centro di Bari, si apre un nuovo bar Caffè Cavour 23. “Purtroppo a causa del covid non è stato possibile fare l’inaugurazione che speravamo e più volte abbiamo pensato di rinviare l’apertura del locale nonostante fosse pronto. In realtà – spiega l’amministratore Franco Spagnuolo – il nostro intento era quello di dare un segnale non solo al nostro gruppo di lavoratori, ma anche alla città di Bari. Il covid non ci deve sconfiggere, ma dobbiamo andare avanti fin quando non ci sarà la rinascita di questo settore molto toccato a causa delle restrizioni”.

“Con questo bar – aggiunge – abbiamo assunto 9 tra ragazze e ragazzi baresi. In molti ci hanno chiesto il perché non inserire gli altri dipendenti, ormai fermi da mesi. Il motivo è legato al fatto che ogni nostro punto vendita ha una sua specializzazione e dinamica e quindi è giusto che gli altri dipendenti rimangano legati alle loro attività e siano pronti a ripartire qualora lo Stato ce lo permetta”.

“Ciò che ci fa rabbia è vedere il resto delle attività commerciali aperte. Sembra quasi che i contagi siano aumentati a causa dei bar e dei ristoranti, quando invece abbiamo sempre seguito le misure di sicurezza come la distanza e l’uso della mascherina- conclude Spagnuolo amareggiato -. Ed è per questo che siamo sconfortati”.

“Abbiamo rinnovato la facciata e tolto le vecchie vetrine abusive. È completamente cambiato tanto che molti vedendo il risultato dei lavori non riescono a capire dov’è. Uno spicchio di città – sottolinea il socio Vincenzo Antonacci – da dove si scorge il Margherita e il Petruzzelli e per questo abbiamo investito le nostre energie e forze in questa nuova avventura, nonostante il periodo non sia dei migliori”.