A due passi dalla nuova stazione centrale, dai monopattini comprati col bonus, dall’idea di una Bari più smart, si consumano vite disperate. Storie maledette di uomini e donne che cercano una ragione per non lasciarsi andare oppure caduti nel baratro dell’alcol o della droga e per i quali ormai potrebbe essere troppo tardi.

Non siamo psicologici, assistenti sociali e nemmeno poliziotti. Raccontiamo ciò di cui ci accorgiamo, provando a dare voce a quanti, seppure fra mille difficoltà come nel caso di Matteo, trovano il coraggio di chiedere aiuto. Non una casa, soldi, ma il gabbiotto di un cantiere a cui fare la guardia, gratis se serve.

Matteo, 32 anni, non ha più buchi alle braccia e ha smesso di rubare, almeno stando al suo racconto. Una vita di merda, questa è la sua vita, divisa tra un amore impossibile e la ricerca della forza necessaria a non “sfondarsi”.

Un lavoro immane perché alcuno dei coinquilini della ex Caserma Rossani di Bari, non fa altro che bere e drogarsi. Da quando abbiamo fatto spostare le carrozze abbandonate delle Ferrovie Sud Est, molti dei tossicodipendenti si alternano in quello che fu il refettorio della vecchia caserma mentre si continua a sentire in sottofondo il rumore della modernità.

Pannelli spaccati per ricavarsi un accesso alla parte proibita della ex Rossani dividono il cantiere dell’importante progetto di riqualificazione e il park & ride dall’inferno. Non è una metafora. L’inferno sulla terra, il posto dove si fuma e ci si inietta l’eroina. Non sappiamo se Matteo riuscirà a trovare la sua redenzione, se la colpa di ciò che è diventato dopo la morte di sua madre nel 2012 dipenda esclusivamente da lui.

Gli auguriamo di ritrovarsi e di riprendere in mano la sua vita, perché quella in cui si arrabatta ormai da 8 anni è solo un tunnel con incidenti a catena. Ogni tanto Matteo si riposa fingendosi matto, minaccia di suicidarsi e per questo viene trasportato per due o tre giorni in una stanza di ospedale. Lo abbiamo incontrato all’indomani dell’ultima dimissione. La continua ricerca di espedienti è l’unico modo per provare a conservare la lucidità necessaria a non farsi inghiottire dalla strada. Buona fortuna Matteo, speriamo possa trovare qualcuno che abbia voglia di darti una mano, ma soprattutto che tu abbia davvero voglia di ritrovarti.