Si chiama “L’estremismo islamico e la sicurezza nazionale. Strumenti di lotta, investigativi e di prevenzione”, è un convegno che si terrà domani 15 febbraio alle 10:30 nel Salone degli Specchi del Palazzo di Governo, in piazza Libertà, a consuntivo delle numerose operazioni di contrasto al terrorismo condotte dalla Polizia di Stato a Bari. Tra i relatori, il Capo della Polizia Gabrielli, il Procuratore Volpe, la Presidente della 1^ sez. Corte D’Appello di Bari La Malfa, Kieran Ramsey dell’FBI e il Questore di Bari, Carmine Esposito.

Proprio a quest’ultimo si rivolgono il Coisp, il Siulp, il Sap, il Silp e la FSP Polizia di Stato. Sì, perché tra i relatori di domani figura anche un rappresentate del Siap, l’unica sigla invitata a parlare e questa cosa non è proprio andata giù alle altre organizzazioni sindacali.

“Nell’arco della nostra pluriennale esperienza sindacale  – scrivono al Questore – è la prima volta che ci capita di assistere ad un lapalissiano endorsement nei confronti di una specifica organizzazione sindacale. Non possiamo considerare altrimenti la mirata volontà di invitare tra i relatori solo un esponente sindacale, tralasciando tutti gli altri rappresentanti nazionali. Ci chiediamo se la scelta sia stata di merito, ovvero la scelta è ricaduta sulle maggior competenze in materia del Segretario in parola, o è stata una vera e propria scelta di campo”.

“In ogni caso – sottolineano – domani probabilmente solo una compagine sindacale parteciperà all’evento, a cui lasciamo molto volentieri la scena. D’altro canto, in quanto a eventi mondani, in fondo lei ci ha abituato visti i numerosi concerti organizzati nel corso della sua gestione. Iniziative lodevoli, ma pur sempre orpelli di quello che dovrebbe essere il principale obiettivo perseguito dall’amministrazione della Polizia di Stato, a livello centrale quanto periferico”.

“Se il 71,5% degli italiani ripone la sua fiducia nella Polizia (dati dell’ultimo rapporto Eurispes) – aggiungono tra le altre cose – non è per via dei concerti e feste organizzate sui territori, ma esclusivamente per il sacrificio degli uomini e donne della Polizia di Stato di ogni ordine e grado. E se la Digos di Bari ha ottenuto in questi ultimi anni eccellenti risultati nella lotta al terrorismo è certamente attribuibile all’alto senso del dovere e spirito di sacrificio dei suoi componenti, nonostante l’ufficio risulti probabilmente ancora sottostimato dal punto di vista degli organici”.

“Ben vengano le iniziative volte ad attenzionare fenomeni criminali come il terrorismo islamico – concludono amaramente – ma aborriamo qualsiasi tentativo di costruire modelli di sicurezza con singoli interlocutori, tralasciando la voce e il contributo di chi rappresenta la maggioranza dei poliziotti”.