“Mi dispiace per quello che è successo col Sindaco, però il responsabile è il dottor Vincenzo Campanaro del settore Ambiente”. Giovanna Vitali di Ada onlus non va troppo per il sottile e fa nomi e cognomi, la vicenda, manco a dirlo, è quella della fake news, almeno secondo qualcuno, sul canile senza acqua che l’associazione gestisce a Japigia e dove sono alloggiati 150 cani dichiarati randagi dal Comune e dunque sono lì per conto della Città.

“La storia dell’acqua vera, ce l’hanno fornita due cittadini lunedì mattina, pagando 70 euro di tasca loro la cisterna, il pomeriggio sono venuti i Vigili a vedere. Noi abbiamo iniziato a scrivere dell’emergenza il sabato, il Comune è intervenuto dopo due giorni. Gli animali sarebbero rimasti a secco” racconta Vitali.

“Adesso risponderemo formalmente alle accuse che ci sono state rivolte. Mi dispiace per le minacce di morte al Sindaco -sottolinea – non pensavo si arrivasse a tanto, ma volevamo portare all’attenzione il fatto che con quel misero contributo, quando ce lo danno, dobbiamo anche pagare 6mila euro di fitto al Comune, non penso sia normale”.

“Per ogni cane – spiega – prendiamo 1,06 euro di contributo, abbiamo un sacco di arretrati da ricevere, tre decreti ingiuntivi e non possiamo aspettare i tempi della Giustizia. I cani vanno mantenuti. Dobbiamo anche pagare i veterinari, i volontari ci aiutano con delle raccolte minime, croccantini, scatolette, ma non basta. Chiunque può venire al canile e vedere la situazione, non è una bufala”.

Con la fermezza che la caratterizza, Giovanna Vitali punta dritto all’obiettivo: “Il consigliere delegato agli animali, Livio Sisto, il responsabile Campanaro, le Istituzioni, non sono venute proprio qua, hanno solo scritto fesserie su facebook, ma dei commenti non sappiamo proprio che farcene”.

“Spero che il direttore della Ripartizione ambiente modifichi la maniera in cui gestisce questi canili, altrimenti se non è capace che venga sostituito da qualcuno che è in grado di farlo. Come noi- conclude – anche altri canili sono nella stessa situazione”.