I guelfi e i ghibellini a Bari combattono a suon di xylella. Nella stessa giornata infatti, le due fazioni si sono ritrovate in piazze diverse: i pro abbattimenti da un lato, i contro dall’altro.

Il Popolo degli Ulivi e il Comitato di salvaguardia dell’ambiente della Valle d’Itria hanno chiesto di abrogare il decreto Martina che prevede l’uso di fitofarmaci per colpire la cosiddetta “sputacchina”, vettore del batterio killer. Non casuale la scelta di dar luogo al corteo proprio davanti alla sede Rai Puglia. I guelfi dell’era moderna combattono per un’informazione corretta e libera perché, a loro dire, le sperimentazioni dimostrerebbero la ripresa degli ulivi e il ritorno allo stato produttivo anche nelle zone infette.

Lo schieramento opposto si è invece barricato all’ingresso della procura di Bari, con striscioni e bandiere. Dal loro punto di vista bisogna tutelare le migliaia di famiglie che vivono grazie al patrimonio olivicolo. In quest’ottica il decreto Martina è l’unica soluzione. Il presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori ha dunque depositato un esposto in procura. Difendere in ogni sede il futuro della terra pugliese è per Gennaro Sicolo un dovere.

L’obiettivo del CNO è quello di aprire delle indagini di natura penale contro chi ha divulgato fake news, consentendo al batterio della xylella di avanzare indisturbato dal Salento alla provincia di Bari.