In questi mesi a bordo dei rottami arancioni dell’Amtab sono state elevate migliaia di multe, seppure molte delle quali non saranno mai pagate. Le statistiche non mentono. Una lotta senza esclusione di colpi contro chi continua a credere di poter viaggiare senza biglietto sugli autobus cittadini dell’Amtab, solo perché il servizio è scadente o semplicemente perché loro il biglietto non lo hanno mai pagato.

Del resto, a Bari funziona così. Non vi è stato mai dato del pirla quando avete detto di aver pagato l’ingresso alla Fiera del Levante? Divagazione a parte, c’è un dato di fatto che rende la caccia al portoghese meno efficace di quanto potrebbe essere. I controlli, infatti, si concentrerebbero principalmente su due strade: via Bruno Buozzi e corso Italia. A seguire corso Alcide De Gasperi e via Papa Pio XII, ma niente di sistematico.

Il resto della città, salvo qualche blitz ancora più sporadico, continua a essere terra di nessuno, dove in tanti credono ancora che chi paga il biglietto dell’autobus sia un pirla. In questa stagione dell’anno, per fare un esempio, si potrebbero intensificare gli accertamenti da e per le vie del mare. Eppure in tanti quartieri, a cominciare da quelli costieri, l’assalto all’arma bianca, con penna e blocchetto delle multe, non sanno neppure cosa sia.

C’è chi dice dipenda dalla disponibilità della Polizia Locale a coprire certe zone. In altre parole ottimizzazione dei costi e degli uomini. Così facendo, però, il problema non sarà mai del tutto risolto. A sentire i mormorii a denti stretti del personale viaggiante, ad eccezione delle due strade ormai note per la presenza costante di controllori e agenti della Municipale, nel resto della città è il solito delirio. L’impressione è quella che si stia facendo di necessità virtù, applicando la più antica delle regole di baresana memoria: la monge e la ponge.