All’indomani degli esiti dell’operazione Goim, che ha visto il sequestro beni mobili e immobili per un valore di oltre 588mila euro all’oncologo Giuseppe Colucci, abbiamo ascoltato Domenico Losacco, rsu Fials dell’osepdale Giovanni Paolo II.

Losacco commenta l’episodio come una brutta batosta per l’istituto tumori. Un duro colpo all’immagine dell’ospedale, proprio adesso che stava rialzando la testa con l’insediamento e i primi passi della nuova direzione, voluta dal governatore Emiliano.

Il sindacalista prende le distanze dall’operato del medico e tiene ad assicurare che, facendo capo a episodi avvenuti in passato, nulla di quanto accaduto è da attribuire al nuovo management ospedaliero che, anzi, a detta di Losacco, sembra stia operando in netto distacco col passato e per il bene dell’istituto.

Il medico, ex dirigente proprio dell’ospedale oncologico, aveva svolto attività di docenza e consulenza per conto di varie aziende farmaceutiche, nonché coordinato vari progetti scientifici, senza richiedere l’autorizzazione al proprio ente di appartenenza con conseguente obbligo di riversare ad esso le somme percepite come compensi.