Nonostante la circolare emessa per intimare il divieto assoluto di comunicare la notizia alla stampa, la preside dell’IISS Majorana, Paola Petruzzelli, intende far ricorso contro la decisione della Giunta Regionale di sottrarre il plesso di Japigia (comprensivo di teatro e palestra) all’istituto, per accorparlo all’IPSIA Santarella.

Alla preside non sarebbe andata giù la perdita dell’intero plesso (comprensivo di teatro e palestra) e, mentre alla sede di Japigia qualcuno stappa lo spumante per il passaggio al Santarella, la professoressa Petruzzelli annuncia, seppure in Consiglio d’istituto straordinario e a porte chiuse (con vincoli di segretezza per i partecipanti tipo massoneria) un ricorso contro la delibera della Giunta Regionale, chiedendo ai consiglieri di votare unanimemente la richiesta di revisione della decisione.

Interpellato a proposito Vito Lacoppola, consigliere metropolitano della città di Bari con delega alla Programmazione Scolastica, ha spiegato: «Avevamo la necessità di dare una risposta al Santarella che, con 528 alunni, era sotto dimensionato, nel contempo si è deciso di intervenire anche sull’istituto Maiorana, fortemente sovradimensionato. Il Consiglio di Istituto del Santarella ci aveva chiesto esplicitamente di creare l’unitarietà dell’indirizzo meccanico, pertanto abbiamo dato parere positivo al passaggio del plesso di Japigia (comprensivo di teatro e palestra, n.d.r.) dal Majorana al Santarella. Va segnalato però che, se da un lato al Majorana è stato tolto un indirizzo, dall’altro è stata accolta la richiesta del Collegio di istituto di ottenere un indirizzo nuovo».

Sì, perché, se il plesso di Japigia (comprensivo di teatro e palestra) va a completare l’unitarietà dell’indirizzo meccanico sotto un unico istituto, di contro, con la stessa delibera, il Majorana ha ottenuto il nuovo indirizzo Produzioni artigianali del territorio, per il plesso di Palese (senza teatro). Un nuovo indirizzo per il già sovradimensionato istituto, che conta 1585 studenti, a fronte dell’elisione di un corso da poco più di un centinaio di frequenze.

«Nel plesso di Japigia (comprensivo di teatro e palestra, n.d.r.) – ha continuato Lacoppola – mi risulta non ci siano più di 150 studenti. Io non riesco a capire qual è il danno, per un istituto che conta circa 1600 studenti, perderne 150, tanto più dopo aver ottenuto anche un nuovo indirizzo». Perplessità condivisibile questa del consigliere Lacoppola. E se il “danno” non fosse la perdita degli studenti, ma del plesso di Japigia (comprensivo di teatro e palestra)?