La storia della Residenza Sanitaria Assistenziale (ex casa di riposo) di Sannicandro inizia nel 1962 con un progetto che dopo più di mezzo secolo attende ancora l’attuazione. Nonostante i numerosi ed onerosi tentativi da parte degli organi comunali e regionali tutto è sostanzialmente fermo. “A quasi tre anni dalla firma di una nuova convenzione con l’ASL BA, il servizio di RSA non è ancora entrato in funzione nonostante fosse stabilito un termine di 18 mesi per l’attivazione – afferma Conca, presentatore di una mozione che impegna la giunta regionale a sbloccare la situazione – per i lavori sono stati spesi, negli anni, diversi miliardi di lire. Un enorme spreco che mi ha spinto assieme gli attivisti 5 stelle di Sannicandro a chiedere al direttore generale Vito Montanaro di poter effettuare un sopralluogo presso la struttura al fine di verificare lo stato di avanzamento dei lavori necessari per l’attivazione del servizio”.

Il consigliere del Movimento 5 Stelle, membro della commissione regionale Sanità e Servizi Sociali, ha quindi depositato in consiglio regionale, nella giornata di lunedì, una mozione che impegni la giunta ad avviare tutte le iniziative utili, servendosi di tutti i mezzi a propria disposizione, affinché si proceda all’apertura della residenza sanitaria assistenziale. “Per i cittadini, non solo quelli sannicandresi, l’apertura della RSA apporterebbe benefici sia in termini di servizi, sia in termini di qualità delle prestazioni di cui si andrebbe ad usufruire – conclude il consigliere 5 stelle – e per questo chiedo al governo regionale di sbloccare con urgenza l’attuale situazione”.