Torniamo a occuparci della Casa della Salute di Casamassima, una gigatesca palazzina a forma di U su due piani, ristrutturata nel 2011 per tre milioni di euro, che dovrebbe ospitare pedriatri e medici di medicina generale, diventando un polo sanitario all’avanguardia, ma che di fatto resta quasi totalmente in stato di abbandono. Riguardo alla struttura, nello specifico al Centro polifunzionale territoriale, il sindaco di Casamassima, Vito Cessa, ha scritto ai medici di medicina generale.

A nove anni dalla stipula, la convenzione sull’ex Miulli tra il Comune e le Asl rimane ancora un accordo incompiuto. La struttura che ospitava alcuni reparti dell’ospedale generale regionale Francesco Miulli di Acquaviva delle Fonti sarebbe pronta ad ospitare il servizio, ma resta ancora vuota.
“Tutti noi casamassimesi, oggi, abbiamo il diritto di vedere attuato quell’accordo – scrive il sindaco –  e, se ciò non sarà possibile, vederne riformulato uno nuovo che, nel rispetto di chi ne è proprietario, ovvero Casamassima, sappia tutelare gli interessi della collettività”.

Le trattative tra medici, Asl e assessorato alla Sanità della Regione Puglia si sono al momento arenate. Alla fine la Asl, con l’approvazione della Federazione italiana medici di medicina generale, ha elaborato la proposta conclusiva: uno dei dati certi è che ad oggi non è partita perché non si è raggiunto il numero minimo di sette medici previsti dal regolamento regionale per costituire un Cpt.

Il sindaco Vito Cessa, dopo aver incontrato il direttore generale della Asl, Vito Montanaro, ha invitato i medici di medicina generale che lavorano sul territorio di Casamassima ad un incontro l’8 ottobre 2015, presso la sede comunale, al fine di individuare una soluzione positiva al problema Cpt, ma alcuni medici hanno disertato.

A seguito il sindaco ha inviato una nota di richiesta ai medici di medicina generale, per acquisire in maniera chiara i bisogni di questi ultimi circa la partecipazione al Cpt, rispetto ai quali la Asl, per gli stessi medici, non ha fornito risposte certe. Nella medesima nota, inoltre, il sindaco ha chiesto formalmente ai medici di medicina generale di dichiarare l’eventuale indisponibilità a entrare a far parte del Cpt.