In seguito alla scandalo che ha coinvolto Fabrizio Volpe, professore di Giurisprudenza, accusato di concussione per presunte avances a una studentessa, il Movimento 5 Stelle ha chiesto con una lettera diretta al rettore Antonio Uricchio, se l’Università si costituirà parte civile qualora dovesse essere avviato un procedimento penale a carico del docente di Diritto Privato. Di seguito il testo della lettera.

 

Egregio Rettore,

Apprendo da articoli di stampa di sconcertanti accuse, sfociate in un’indagine della procura, nei confronti del professore associato di Diritto Privato nell’Università degli Studi di Bari avv. Fabrizio Volpe. Dalla cronaca emerge che il prof. Volpe si sarebbe reso protagonista di episodi ed atteggiamenti che ledono profondamente l’immagine dell’università da Lei diretta, attraverso avances di natura sessuale ed accordi di tipo economico con una studentessa per il superamento di uno o più esami universitari.

In attesa che la magistratura accerti responsabilità penali e ravvisi, eventualmente, gli estremi per l’avvio di un processo a carico dell’accusato – che, ricevuto l’avviso a comparire, si è avvalso della facoltà di non rispondere – e considerando che il prof. Fabrizio Volpe continua, a tutt’oggi a tenere lezioni presso l’ateneo barese, Le scrivo per sapere quali iniziative intenda avviare nei confronti del prof. Volpe e se, nell’ipotesi che venga avviato un processo penale a suo carico, non ritenga di dover procedere ad una costituzione di parte civile per conto dell’università all’interno dello stesso. Ciò Le chiedo a tutela del buon nome dell’Università degli Studi di Bari e delle studentesse e degli studenti che la frequentano ed in essa si formano in maniera onesta e, spesso, con grandi sacrifici.

In attesa di cortese riscontro ed auspicando solerti iniziative in merito ai fatti esposti Le porgo cordiali saluti.

Mario Conca