Il sindaco Antonio Decaro ha presentato gli ultimi dati aggiornati sulle percentuali di raccolta differenziata: il Comune di Bari non dovrà pagare l’ecotassa regionale. Ma in realtà la notizia è un’altra. Da oggi per un semplice certificato di anagrafe bisognerà dimostrare di essere in regola con il pagamento sulla tassa dei rifiuti.

“Purtroppo in questi giorni abbiamo appreso una brutta notizia – dice Decaro – negli ultimi tre anni circa il 30% dei baresi ogni anno non ha pagato la tassa sui rifiuti, per cui il Comune vanta un credito sulla mancata riscossione della Tari pari a 55milioni di euro: un’enormità, se si pensa che il servizio annuale di igiene urbana costa 63milioni di euro. È come se per quasi un anno l’Amiu avesse offerto il servizio gratis per tutti. Per recuperare questa cifra e combattere i morosi abbiamo deciso di varare un piano straordinario scegliendo la linea dura: chiunque si rivolgerà al Comune per un servizio a domanda individuale, mensa scolastica, l’asilo nido o anche un semplice certificato di anagrafe, dovrà dimostrare di essere in regola con il pagamento della tassa sui rifiuti, pena la sospensione del servizio richiesto. Non è più possibile pensare di fare i furbi ai danni della collettività”.

Il sindaco passa poi alla soddisfazione per aver scongiurato il pagamento dell’ecotassa 2015. “Venti giorni fa – ricorda Decaro – avevo rivolto un appello ai baresi perché facessero un ulteriore sforzo sulla raccolta differenziata così da evitare di dover pagare l’ecotassa regionale, che per la città di Bari avrebbe significato l’aumento di 18 euro a tonnellata sui rifiuti indifferenziati conferiti in discarica. Grazie a questi sforzi il Comune di Bari ha risparmiato un milione e 800mila euro e non ci sarà nessun aumento per la Tari”.

“I cittadini –aggiunge il sindaco – devono sapere che continuando su questa strada possono risparmiare ancora di più: da quest’anno le famiglie baresi che vivono nei quartieri che superano il 50% di raccolta differenziata pagheranno il 25% in meno della parte variabile della Tari. I cittadini più virtuosi sono quelli residenti a Catino, al Villaggio del Lavoratore e a Japigia, che hanno già superato il 50%, e nei prossimi mesi potrebbero farlo anche i residenti di Torre a Mare San Giorgio, San Pasquale, Mungivacca, San Girolamo-Fesca, Palese e San Pio,  che sono tutti quartieri il cui dato di raccolta differenziata oscilla tra il 42 e il 49%”.