La notizia del giorno è certamente la cessione di un pezzo della Fiera del Levante alle Fiere di Bologna in cambio di un canone di locazione. Da una parte salutato come il salvataggio della Fiera, il sindaco Decaro e il presidente Patroni Griffi prima di tutti naturalmente, dall’altra c’è chi la pensa in manaiera nettamente contraria, parlando di una “svendita” a porte chiuse. A farlo è la portavoce del Movimento 5Stelle Antonella Laricchia con un lungo post su Facebook.

«Quella che oggettivamente per molti, oramai, appare come una vera e propria “svendita” della Fiera del Levante è giunta ad inesorabile conclusione nonostante i nostri tentativi, da oltre due mesi, di invitare tutti i soggetti interessati ad un confronto che potesse essere positivo e proficuo sia per la proprietà (tra cui Comune di Bari e Città Metropolitana) sia per le piccole e medie imprese pugliesi che da una gestione manageriale all’altezza potrebbero giovarne, soprattutto in questo periodo di crisi del mercato interno.
Due mesi fa, infatti, invitai tutti i candidati Presidente ad incontrarci per parlare serenamente del futuro che volevamo dare alla Fiera, la quale attraverso un bando aperto al miglior management del settore del panorama locale, nazionale ed internazionale avrebbe potuto essere oggetto di un progetto di rilancio serio, che rappresentasse un’occasione di promozione per le nostre PMI.

Il silenzio seguito è stato imbarazzante ma con gli altri 7 portavoce M5S in Regione Puglia e con Sabino Mangano, portavoce M5S al Comune di Bari, abbiamo proseguito scrivendo una lettera ai rappresentanti di Comune e Regione per invitarli a riflettere sulla dismissione sessantennale ad appena 1,11 euro a metro quadro della Fiera. Capofila della nuova gestione, guarda caso, sarà proprio quella stessa Camera di Commercio di Bari al contempo proprietaria, co-artefice della sua conduzione in perenne calo negli ultimi anni e protagonista della privatizzazione della gestione: una Camera di Commercio che ora la prenderà in concessione per i prossimi 60 anni, essendo sua l’unica offerta pervenuta in risposta al secondo bando pubblico.

Da chi è oggi alla guida della Regione Puglia e del Comune di Bari ancora un silenzio assordante. Infine, oggi ho cercato con Davide De Lucia, portavoce M5S al Municipio 3 di Bari, di assistere al Consiglio Generale che avrebbe deciso di approvare o meno la svendita. Avrei voluto parlare con i consiglieri, invitarli a riflettere ancora e chiedere se ritengono se i punti non chiari siano tali o meno anche per loro, ma non mi hanno neanche fatta entrare. Il Presidente ha mandato la sua segretaria a dirmi che poteva ricevermi dopo il Consiglio, sostanzialmente a decisione già presa, e che non potevo assistere alla riunione. Eppure questa era una decisione che doveva prendersi nella massima trasparenza, invece è avvenuta a porte chiuse, porte sbattute in faccia anche ai Consiglieri della Regione Puglia, ente deputato al controllo della stessa Fiera.
Nel frattempo, come già annunciato, ho inviato l’esposto in cui abbiamo fatto emergere le parti poco chiare della procedura, giunta oramai alla sua fase conclusiva. Saranno la Procura di Bari, la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza a valutare se lo svolgimento di questa vicenda sia stato regolare o meno.
Di certo, con il M5S al Governo avremmo gestito tutto diversamente: attirando i migliori esperti in materia ed aprendo al contributo fattivo di tutti coloro in grado di dare vita a un vero e proprio rilancio della nostra storica Fiera del Levante».