L’assessore alla Cultura della Regione Puglia, Silvia Godelli, esprime la sua estrema soddisfazione per l’erogazione dell’ultima tranche di 600mila euro approvata dalla Giunta. Il trasferimento – si legge nella nota – completa il finanziamento di 2 milioni per la Fondazione Teatro Petruzzelli per l’anno 2015. L’assessore sottolinea inoltre la continuità e la significatività dell’impegno della Regione nei confronti del Teatro Petruzzelli pur in una situazione così difficile come quella attuale.

Apprendiamo, anche noi con soddisfazione, dell’erogazione al Petruzzelli. Ciò di cui non siamo affatto soddisfatti, invece, è il silenzio dell’assessore Godelli, del preidente Vendola e di tutta la Giunta regionale, in merito a quanto accaduto nel periodo della gestione targata Carlo Fuortes. Un silenzio colpevole che fa passare in secondo piano il finanziamento, per molti versi scontato nonostante l’attuale periodo. Il Petruzzelli, infatti, resta il più importante teatro pugliese e la Regione non poteva certamente esimersi dal finanziarlo in maniera adeguata.

I due milioni di buco generati nella dissennata gestione del commissario e l’aver intaccato il patrimonio netto per quasi un milione di euro, evidentemente non sono un fatto rilevante per la politica e per quanti hanno voluto Fuortes alla guida dell’ente, lasciato peggio di come lo aveva trovato. Non è stato un fatto rilevante che un’eccellenza barese come Artelier e i suoi otto dipendenti siano stati costretti a chiudere; non è stata rilevante la gestione particolarmente opinabile degli appalti; non sono state rilevanti le arbitrarie assunzioni triennali per coro e orchestra; non sono state rilevanti le inesistenti e millantate coproduzioni con il lirico di Cagliari; non è rilevante che i responsabili della dissennata amministrazione dell’ente siano tutti al proprio posto; non è rilevante l’eccessivo costo dei noleggi dei costumi e delle attrezzature; non è rilevante che non si facciano gare sui costumi perché, senza modificare la pianta organica (composta da due unità), la produzione è stata di fatto internalizzata.

A nostro avviso, e fortunatamente anche a sentire qualche parlamentare – soprattutto del Movimento 5 Stelle – e di buona parte della società civile, invece, si tratta di aspetti gravissimi, sui quali speriamo di sapere prima o poi anche il parere dell’assessore Godelli, del presidente Vendola e dell’intera Giunta regionale. A quel punto sì che saremo soddisfatti. Intanto, continuiamo a registrare solo un assordante silenzio.