Cancelli incustoditi, sbarre alzate e via, verso nuove e mille avventure all’interno del Policlinico. Sì, esatto. Il grande presidio ospedaliero è da giorni terra di nessuno…e di tutti. Chiunque può liberamente entrare e uscire indisturbato con la propria auto. Quello che una volta era l’incubo dei baresi anche doloranti, oggi è diventato un sogno. Accedere senza dover litigare col solito guardiano, a volte un po’ scorbutico, è diventato realtà.

Come si può vedere dalle foto a fondo pagina, tutti gli ingressi del Policlinico sono sguarniti del personale che regolava l’accesso, ogni tanto con eccesso di zelo bisogna dire. Probabilmente la lieta novella deve aver fatto rapidamente il giro della città, perché le conseguenze alla cessazione del contratto con l’azienda vincitrice dell’appalto si sono viste immediatamente, tanto che anche le ambulanze dirette al Pronto Soccorso si sono trovate la via ostruita da vetture abbandonate qui e là, con grave rischio per la salute dei malati.

La vicenda si presta a essere analizzata da diversi punti di vista: occupazionale, dato che ci sono dei posti di lavoro in ballo e quindi il destino di alcune famiglie; sicurezza, visto che ognuno entra ed esce a proprio piacere; organizzativo, dato che la scadenza di un’appalto non arriva come un fulmine a ciel sereno e può essere tranquillamente affrontato per tempo.

Per capire come stanno le cose abbiamo sentito Antonio Caprio della UGL Terziario: «Scaduto l’appalto affidato alla ATSecurity, è entrato in vigore quello vinto dalla Sicurcenter, che non prevede il servizio di guardiania agli ingressi dell’ospedale. Tutto il personale impiegato che era utilizzabile per i servizi previsti dal bando attuale è stato assorbito dalla nuova azienda, sono rimaste fuori 8 o 9 persone e per loro abbiamo chiesto che siano assorbite dalla Sanita Service che si occuperà direttamente, così abbiamo sentito dire senza però alcuna conferma ufficiale, di regolare l’ingresso al Policlinico».

Dunque, come ha dichiarato lo stesso Direttore Generale del Policlinico Vitangelo Dattoli, il servizio di guardiania ai varchi dell’ospedale dovrebbe essere gestito internamente. Da qui scaturiscono gli altri aspetti della vicenda: che fine faranno gli ex lavoratori rimasti fuori al momento? Per quale motivo non è stata data continuità al servizio di guardiania, lasciandolo espressamente fuori dal bando pur non essendo ancora pronti alla sua internalizzazione visto che oggi non c’è nessuno a presidiare i cancelli? Se è vero che il servizio di sorveglianza continua a essere garantito dal nuovo appalto entrato in vigore, per quale motivo si è scelto di indebolire le misure di sicurezza a presidio del nosocomio lasciando scoperta la fascia perimetrale? Dovesse succedere qualcosa di grave, o peggio ancora tragico, nei viali del Policlinico, chi ne risponde?

«Non è stato possibile affrontare prima il tema -ci ha detto Dattoli- perché le linee guida regionali, che non prevedono la vigilanza armata, sono uscite solo due mesi fa, e comunque si tratta solo di un problema di viabilità e non di sicurezza, che è un’altra cosa. La gestione degli accessi non è internalizzabile perché non ci sono i soldi, stiamo studiano una soluzione tampone cercando di gestirlo con personale nostro dell’ospedale, in una altro modo, non può essere affidato alla Sanità Service. Comunque si tratta di una decina di giorni, non di più, il problema si risolverà con il Polipark a regime, e poi al momento riguarda solo la fascia mattutina dalle 9 alle 13, in cui si verifica il maggior afflusso al Policlinico, le altre ore della giornata sono sostanzialmente morte. Comunque non è che gli accessi venissero filtrati granché».