Alla Fondazione Petruzzelli c’è già aria di novità tra voci di nuovi sovrintendenti e di vecchi presidenti riscaldati, ma i dubbi e le incongruenze lasciate dalla gestione commissariale di , Carlo Fuortes rimangono. Il consigliere comunale Angelo Tomasicchio (Idv) torna a rivolgere gli stessi interrogativi posti Fuortes in un’interrogazione avviata lo scorso agosto, sulla gestione dell’ente, dopo la tardiva ed evasiva risposta di Fuortes, giunta con tutta calma, due mesi dopo lo scadere del termine di 30 giorni concessi dal sindaco. i

Nella propria risposta, un’autocertificazione giudicata inadeguata dal consigliere comunale, l’ormai uscente commissario straordinario evadeva gli interrogativi, adducendo per le scelte fatte ragioni “poetiche” e motivi artistici del regista.

Tomasicchio torna dunque a porre gli stessi interrogativi in una nota di otto punti in cui, più che domandare, fa notare quanto i comportamenti della Fondazione, dalle scelte artistiche non originali spacciate per nuove e esclusive, alle procedure burocratiche sibilline e di dubbia coerenza con la legge, alla poca chiarezza dei compensi e delle spese per i servizi, evidenzino, se non una cattiva fede, almeno una gestione dannosamente distratta.

Chissà quanto ci toccherà aspettare, adesso, prima che la Fondazione “evada” anche queste domande.