A sentire molti degli attuali dipendenti e degli ex dipendenti di Telenorba, la crisi non è l’unico male. Sotto accusa è  l’atteggiamento dei vertici aziendali nei confronti dei lavoratori. Assunta nel 2007 come corrispondente da Taranto, Monica Arcadio a luglio scorso ha deciso di licenziarsi dopo un periodo di cassa integrazione, prima a rotazione e poi a zero ore.  «A Telenorba – spiega la giornalista, vincitrice del Premio giornalistico “Campione”, per come ha saputo affrontare il caso “Sara Scazzi” – la professionalità non conta. Vanno avanti con le minacce e i ricatti».

La collega ha già dato mandato al suo legale di fare tutto il necessario per recuperare lo stipendio di aprile, che non rientra nella cassa integrazione, ma è di competenza dell’azienda. La cronista, che ora ha collaborazioni occasionali – di fatto disoccupata – ha definito la sua scelta: «Una scelta di dignità, calpestata da tutti per sei anni». Alla fine anche un appello forte ai colleghi, che continuano a prestare il fianco ad atteggiamenti palesemente in contrasto con gli accordi siglati per il conseguimento degli ammortizzatori sociali. «Tirate fuori le palle e la dignità – ammonisce la Arcadio – solo così si può riuscire a rivendicare i propri diritti. Il tempo della schiavitù è finito». Nel video l’intervista completa.