Le ultime notizie di cronaca e le prossime inchieste che pubblicheremo, mettono in discussione l’effiacia del commissariamento – quantomeno quello barese. Certo, ognuno ha le proprie idee sull’efficacia dell’uomo di governo mandato da Roma a mettere ordine (idee che spesso coincidono con le ideologie politiche), ma ormai il periodo del rigore – dell’auspicato rigore – sta per finire. Siamo già al terzo dei 45 giorni di prorogatio e quindi, prima o poi, si dovrà eleggere un nuovo sovrintendente. E allora perché non dare a chi sarà chiamato a decidere una rosa di nomi condivisa da tutti, in particolare dagli operatori del settore culturale?

Siamo andati in giro per Bari – tra il serio e il faceto – a chiedere ai baresi chi potrebbe ricoprire il ruolo di sovrintendente. Abbiamo scherzato e provocato, per sottolineare quanto sia necessario che i Soci fondatori trovino un nome valido, condiviso, che possa traghettare il teatro barese sugli scenari che gli competono, fuori dai dubbi di nuovi allestimenti farlocchi e gestioni particolarmente allegre della cosa e dei soldi pubblici.

Mandateci – assolutamente in maniera ufficiale e seria – le vostre candidature all’indirizzo [email protected]. Provvederemo a fare un elenco che sottoporremo al sindaco di Bari, al presidente della Regione, al presidente della Provincia, al presidente della Camera di Commercio e a tutti quei rappresentanti istituzionali che non possono continuare a far finta di niente.