Il campo estivo, la cui organizzazione sarà affidata all’ASD Magic Bari, è indirizzato a 20 minori residenti nella V Circoscrizione in condizioni di disagio indicati dai Servizi Sociali. I ragazzi che aderiranno al progetto saranno accompagnati da animatori, educatori ed istruttori qualificati e, saranno interessati in attività sportive, ludico-motorie e ricreative. Si praticheranno più discipline sportive quali il basket, il tennis, palla rugby, mini-volley, badminton, calcio, palla tamburello, atletica. Per i più piccoli ci sarà un avviamento allo sport attraverso attività motoria di base e laboratori didattici che permetteranno loro di avere cognizione del proprio corpo ed interagire con gli altri coetanei per meglio acquisire le capacità coordinative nei giochi di squadra. Ai più grandi saranno orientate attività polisportive con mini tornei per ogni disciplina.

I minori saranno protagonisti anche di laboratori manuali per stimolare la fantasia e l’inventiva, saranno insegnate loro svariate tecniche attraverso l’utilizzo di materiali quali legno, carta, pasta da modellare etc.

Il Campo estivo si realizzerà presso il Circolo didattico Japigia II plesso “G. Rodari” nella palestra interna, nel terreno di gioco e nel giardino esterno dove ci sono ampie zone d’ombra da vivere soprattutto il momento della merenda.

Il campo estivo inizierà il 01/07/2013 per essere sospeso il 2/8/2013 per poi riprendere in data 2/9/2013 e concludersi il 6/09/2013. Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00. L’ASD si è resa disponibile ad effettuare anche il servizio di trasporto.

Angela Perna esprime soddisfazione per l’avvio del progetto: “nel destinare parte dei fondi del sociale al campo estivo abbiamo assolto ad uno dei compiti fondamentali del Consigliere Circoscrizionale, ossia quello di aver dato ascolto alla voce dei cittadini, in questo caso i genitori, che più volte hanno esternato l’esigenza di impegnare in modo sano ed educativo i loro piccoli anche nel periodo estivo venendo incontro soprattutto a quelle famiglie che non possono permettersi un campo estivo a pagamento e durante le ore di lavoro hanno difficoltà su come e dove “gestire” i propri figli”.

Antonio Calisi