La manifestazione vedrà, quest’anno, la partecipazione di circa 150 atleti provenienti da quattro continenti e ben 15 nazioni diverse (quasi il doppio rispetto a 12 mesi fa) di stranieri residenti e quindi ormai “adottati” dalla provincia di Bari: oltre alle confermate Afghanistan, Georgia, Romania, Albania, Senegal, Nigeria, Mauritius e Italia, hanno aderito alla manifestazione anche Costa d’Avorio, Argentina, Sierra Leone, India, Russia e Ucraina.

La novità principale della II edizione del Torneo dell’Immigrazione sarà il raggruppamento dei giocatori in quattro squadre rappresentative, rispettivamente, di Asia, Africa, Europa e Italia, che sarà rappresentata dalla compagine multiculturale degli “studenti per Bari”, associazione composta da studenti delle scuole medie superiori baresi italiani e immigrati di “seconda generazione”. Si comincia il 9 giugno, alle ore 16, presso il centro sportivo “Capocasale” di Bari (nei pressi della pineta di San Francesco), con il primo match della fase a girone, Asia-Africa. A seguire le altre sfide, da cui scaturirà una classifica che darà diritto alla finalissima ed alla finale di consolazione del giorno successivo (domenica 10 a partire dalle ore 11).

“Grazie all’impegno delle associazioni, che non si arrendono nonostante le ovvie difficoltà del momento e attuano una sinergia costante con le istituzioni, Bari continua a fare da calamita per eventi sportivi di grande rilevanza – ha dichiarato l’Assessore allo Sport del Comune di Bari, Elio Sannicandro – che coniugano lo spirito dell’olimpismo con il sociale. Questa iniziativa – ha chiosato Sannicandro – è meritoria e divertente e lo sport è da sempre il fattore più potente di aggregazione per varie finalità: vincere ma soprattutto divertirsi. Il fair-play sarà fondamentale per far sì che la competizione sia pulita e faccia divertire non solo i giocatori ma anche gli spettatori”.

“E’ bello – ha fatto eco l’Assessore alle Politiche Educative e Giovanili, Fabio Losito – che ci sia una squadra che unisca i giovani studenti italiani con i così detti immigrati di seconda generazione: è proprio nelle scuole, infatti, che l’integrazione smette di essere un sogno per diventare una bella realtà. Sappiamo che la relazione ed il confronto sono pratiche difficili, ma grazie allo sport condiviso potremo superare questo scoglio e costruire uno spirito veramente comunitario”. I vincitori del torneo rappresenteranno la Puglia al Mondiale anti-razzista UISP che si svolgerà a Reggio Emilia e che promuoverà una raccolta fondi destinata alle popolazioni colpite dal terremoto. In palio, come un anno fa, quando fu vinta dalla selezione eritrea, la coppa alla squadra più corretta: alla fine del torneo, la compagine che avrà commesso meno falli, riceverà la Coppa Fair Play Somed.

 (Comunicato Ufficio Stampa Uil Puglia)