Qualche giorno fa, all’interno della fiera “Nuovi stili di vita, presso Largo Lorusso, è stato presentato il progetto preliminare di auto-recupero per l’ex scuola Socrate a cura dell’associazione “Ingegneri senza frontiere”.

Il progetto si propone, a livello preliminare, di aiutare i migranti a fornire tutta una serie di documentazioni certificanti e permessi necessari al fine di rendere possibile uno studio di fattibilità dell’intero progetto. L’auto-recupero consisterebbe nella ristrutturazione dell’immobile a partire dagli stessi inquilini, ma per far sì che questo si realizzi è necessario che il comune approvi il progetto di fattibilità che accerterebbe le circostanze per poter  o meno eseguire i lavori.

Se gli esiti fossero positivi si allontanerebbe il rischio che la struttura dell’ex liceo possa essere ceduta, così come sarebbe stato deciso da delibera di giunta, all’ ex azienda municipalizzata Amgas. Il timore dei migranti è che se quest’ultima delibera venisse approvata, si troverebbero nuovamente senza un tetto. Le organizzazioni e i collettivi che supportano la causa hanno indetto a questo fine una petizione per chiedere che il Comune approvi quanto prima il progetto di fattibilità per l’auto-recupero dell’ex Socrate per preservare non solo un luogo sociale, ma soprattutto un esperimento paradigmatico di integrazione tra i migranti e abitanti del quartiere tra i quali sono nati legami umani che vanno certamente al di là di ogni profitto.

Bruna Giorgio