Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, commenta così il pesante balzo in avanti della cassa integrazione in Italia: a marzo 2012 le ore totali di cassa integrazione autorizzate dall’Inps sono state 99,7 milioni, provocando un allarmante aumento del 21,6% rispetto allo scorso febbraio. Si tratta del peggior risultato degli ultimi mesi. Infatti, soltanto a maggio 2011 è stato superato il dato negativo di marzo 2012 con 103 milioni di ore autorizzate. Di certo il Mezzogiorno, in tal senso, recita un ruolo negativo ed in particolare la Puglia continua a registrare aumenti vertiginosi tra le regioni di quest’area, diventandone, di fatto, la maglia nera. Il dato più drammatico è quello sulla cassa in deroga, più che triplicata (+250,4%, con 3,7 milioni di ore autorizzate) rispetto allo scorso febbraio (1 milione di ore circa), mentre sostanzialmente invariati, ma in ogni caso negativi, sono i risultati in Puglia sulla cassa ordinaria (+5% su febbraio scorso) e quella straordinaria (-4,1%) in quanto confermano, anche nel mese di marzo, l’andamento produttivo in rosso delle aziende nella nostra regione.

“Qualora la riforma del mercato del lavoro voluta dal Ministro Fornero e dal Governo dovesse andare in porto – spiega Pugliese – la cassa integrazione in deroga dovrebbe scomparire, con l’unico risultato di provocare una pericolosissima ondata di licenziamenti che ridurrebbero sulla soglia della povertà le tante famiglie che sopravvivono solo grazie al reddito di uno dei suoi componenti. Casi che andrebbero a sommarsi a quelli, ormai arcinoti, degli esodati, per i quali si fatica a trovare una soluzione. In questo momento storico di crisi perdurante non si può prescindere dagli ammortizzatori sociali. E’ giunto il momento di discutere di un piano per la crescita: la politica dei tagli non può essere prorogata oltremodo o rischierà di trascinare il Paese, il Mezzogiorno e la nostra regione in un processo recessivo senza fine”.

(Comunicato Ufficio Stampa Uil)