I beni sequestrati dalla sezione per le misure di prevenzione dei Carabinieri hanno un valore di 10 milioni di euro circa. Il sequestro è stato deliberato dopo un’attività investigativa iniziata nel luglio 2011, che ha evidenziato il forte dislivello tra l’esiguità dei redditi dichiarati e l’effettivo impegno economico necessario per la manutenzione e il proseguimento delle attività commerciali.

La misura patrimoniale riguarda due immobili, uno a scopo abitativo e l’altro per uso commerciale, entrambi a Bari, e diverse società di capitali: tre gelaterie “Gasperini” (una sul lungomare Nazario Sauro, una in via Sparano e una in corso Cavour), la rosticceria “Nuova Grand’Italia” di corso Cavour e il bar “Bari Nord Caffè” (all’interno della Stazione Ferroviaria di Piazza Aldo Moro). In più quote sociali di due società del capologuogo, l’impresa individuale braceria “Il Galeone” Lungomare Dalmazia di Mola di Bari, conti corrente bancari, autovetture di grossa cilindrata e diversi motocicli.

Il destinatario della misura patrimoniale è il 56enne barese Biagio Cassano, indagato per traffico illecito di stupefacenti e reati di associazione mafiosa. Cassano non è un volto nuovo per le forze dell’ordine: la sua vicinanza al clan Parisi è stata ipotizzata per la prima volta nel 2001, quando nell’operazione “Blue Moon” i carabinieri scoprirono il suo ruolo di riciclatore di proventi illeciti all’interno del gruppo. L’enorme patrimonio accumulato dall’uomo si divide, secondo gli inquirenti, tra i componenti della sua famiglia intestatari delle attività commerciali.

Le attività imprenditoriali sequestrate rimarranno aperte e continueranno nelle loro attività sotto il diretto controllo del Tribunale di Bari, restituendo legalità e trasparenza al mercato.

Rachele Vaccaro