Avrebbe utilizzato migliaia di euro di fondi pubblici per scopi privati. Per questo, il pubblico ministero della Procura di Bari ha notificato una richiesta di interdizione dall’attività professionale della durata di un anno per la professoressa Marina Calamo Specchia, docente di diritto costituzionale comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Bari. La docente è accusata di peculato, falso, abuso d’ufficio e truffa in concorso con altri otto indagati: suo marito Marco Terzi, il professor Silvio Suppa e sei tra ricercatori, dottorandi e un imprenditore.