È formato da 7 punti il Manifesto che la redazione di giornaliste/i e blogger ha consegnato al sindaco Antonio Decaro e alla sua giunta nell’ambito della Notte Bianca di #Barideibimbi.

Cittadeibimbi.it , diretto dalla giornalista Elisa Forte, da tre anni si occupa di informazione tematica per scuole e famiglie con figli e organizza eventi per genitori, bambini e scolaresche. Alla Notte Bianca ha lanciato la nuova idea: Barideibimbi, un nuovo sito www.barideibimbi.it ma soprattutto un ambizioso progetto di cittadinanza attiva sui temi principali della scuola, delle città amiche dei piccoli abitanti e dei loro genitori e sulle politiche per il benessere delle famiglie. Responsabile di progetto è Terry Marinuzzi mentre Caterina Giordano si occupa della comunicazione e delle campagne sociali.
Questi i punti principali del Manifesto dei Sogni e Bisogni di cittadeibimbi.it, dove l’ascolto continuato nel tempo diventi la base per la creazione di buone pratiche a servizio dell’intera città.

• Dare vita al consiglio comunale dei ragazzi (scuola secondaria) e al consiglio comunale dei bambini (scuola primaria dalla seconda elementare).
• Creare la Consulta Scuola Comune Famiglie.
• Genitori e nonni antenna del Comune. Un organismo composto da due mamme, due papà e due coppie di nonni: la carica è a titolo gratuita. Le elezioni saranno tenute online in una giornata prestabilita dopo un’ampia fase di iscrizione dei candidati. I rappresentanti avranno il compito di monitorare l’andamento del dialogo tra le parti. Saranno vere sentinelle a favore di altri genitori e nonni baresi.
• Biblioteche aperte in ogni quartiere, come già annunciato dall’assessora Romano alla Fiera del Levante nell’ambito del progetto di cittadeibimbi.it #baricresce con i bambini.
• Incentivazione di locali baby friendly: chiediamo al Comune la gratificazione di chi vuole attrezzarsi nei locali pubblici con il kit minimo indispensabile (scaldabiberon, angolo allattamento, fasciatoio, tovagliette e colori…) e rendere il locale, anche dal punto di vista strutturale, ove possibile, adatto alla frequentazione di famiglie con figli (parcheggio passeggini, angolo giochi, angolo lettura), Cittadeibimbi.it ha iniziato a realizzare una prima mappa dei locali amici dei più piccoli, Il passo successivo potrebbe essere quello di avere un gruppo di lavoro che certifichi i locali family friendly.
• Conciliazione dei tempi vita-lavoro: vorremmo suggerire al Comune uno strumento di pari opportunità di accesso al lavoro, già attuato dalla provincia di Trento. La sfida è questa: chiedere al Comune di iniziare a mettere in campo flessibilità verso i primi due dipendenti (telelavoro due volte a settimana eccetera) affinchè anche le aziendi guardino al Welflex con occhi nuovi.
• Telecamere nei nido e asili comunali: negli USA è molto comune che gli asili, sopratutto i nido ma non solo, offrano live video stream con un link internet. Così i genitori, quando vogliono, si collegano un attimo dal lavoro e vedono cosa sta facendo il bambino. Nessuna registrazione e accesso protetto a disposizione esclusiva dei genitori: una sperimentazione da avviare magari in un asilo comunale.

Oltre a questi punti sono stati tanti gli spunti e gli appunti che cittadeibimbi.it ha discusso con l’amministrazione comunale. È stato chiesto di consentire ai nonni la possibilità di essere presenti nelle mense scolastiche per coadiuvare le insegnanti e aiutare i bimbi a mangiare sano e vario, a formalizzare nei bandi per l’affidamento della mensa scolastica la richiesta che ciascun dipendente, comprese maestre e bidelle abbiano frequentato un corso sulle manovre di disostruzione pediatrica. A tal proposito, sarà inviata al neo presidente della Regione la richiesta di dotare la Puglia – come già avvenuto, per la prima volta in Lombardia – di una legge regionale che obbliga le strutture sociali e sociosanitarie ad avere questi corsi e preveda una premialità nell’erogazione di contributi alle scuole dell’infanzia.
Altro spunto: nei bandi per la costruzione di nuove strutture e ristrutturazione dei vecchi plessi scolastici di prevedere bagni piccoli per i bambini, il solito kit minimo di sopravvivenza e almeno un piccolo angolo giochi (tavolino, colori, totem gioco) già ad iniziare dalle sedi comunali aperte al pubblico (anagrafe, ufficio Urp).