Erano arrivate in italia nel 2012, con la promessa da parte di alcuni “amici” di un matrimonio e di una vita migliore. Ma quelle persone fidate si sono rivelate solo degli aguzzini senza pietà, senza alcuna morale. Ma sono stati condannati i sei romeni che schiavizzavano alcune loro connazionali e le costringevano a prostituirsi sulla ex Statale 98, tra Molfetta e Terlizzi.

Picchiate, maltrattate, costrette a “turni di lavoro” allucinanti. Non potevano allontanarsi dalle rispettive postazioni neanche per espletare i bisogni fisiologici. Ma ad oggi una vera e propria cellula criminale italo-romena è stata finalmente smantellata. I sei stranieri sono stati condannati, assieme ad altri quattro connazionali e due italiani, a pene che vanno dai quattro ai nove anni di reclusione, per un totale di 37 anni.

Questi i reati contestati: riduzione in schiavitù, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, tratta di persone e spaccio di sostanze stupefacenti. I condannati furono arrestati dalla Guardia di Finanza di Molfetta a marzo dell’anno scorso, nell’ambito dell’operazione Transilvania, anche se le indagini andavano avanti dal 2012.