Dopo qualche anno, ritorna con una nuova pubblicazione la band rock alternative tarantina, originaria di Castellaneta, attiva dal 2012.

Gli Arevortik è composta da Francesco Molinari (voce e chitarra), Gianfilippo Laterza (batteria), Gabriele D’Aprile (tastiere e sintetizzatori), Giuseppe Spinelli (chitarra) e Davide Lilli (basso).

“Preludio” è accompagnato dall’uscita del videoclip del singolo contenuto nell’EP stesso dal titolo “Hellfire”. Il visual video del brano, realizzato in collaborazione con Rosita Valente che ne ha curato le illustrazioni, richiama infatti la ripetitività delle pene inflitte ai dannati nei gironi infernali, costringendo la protagonista a correre in uno scenario che non cambia, in un loop senza via d’uscita. “Speriamo sempre che qualcuno possa risolvere i nostri problemi, affidando il nostro destino agli altri o a qualche essere supremo che ci protegge e ci guida dall’alto. Molte volte, però, la realtà prende il sopravvento sulle illusioni e l’unico sentiero percorribile diventa quello guidato dalle nostre scelte”. È questa la spinta che muove il brano “Hellfire”: mettersi alla prova, uscire dalla routine e rischiare tutto pur di non “lasciarsi andare tra le fiamme”.

Nel gennaio 2013 la band pubblica il suo primo album di inediti “Danger”, un concept album punk-rock (cantato in inglese). Dall’album, nel gennaio del 2014, viene estratto il singolo “The New Jesus Christ”. Dal 2018 la band di Castellaneta torna a comporre brani lontani dal punk-rock di “Danger” e con testi in italiano. Nel 2021 gli Arevortik pubblicano il singolo “Ora”, primo brano della band in italiano, e a maggio 2022 il singolo “Stanze”. Il 9 giugno 2023 quindi la band ha deciso di pubblicare il nuovo EP “Preludio”, accompagnato dal singolo di lancio “Hellfire”.

L’EP racchiude parte dei brani ancora inediti, in italiano e accomunati da una matrice rock con sfumature elettroniche. Ogni traccia ha una lunga genesi alle spalle, legata a storie, stimoli e sentimenti diversi, oltre ad aver subito nel tempo notevoli cambiamenti, sia nei testi che negli arrangiamenti, per rispondere a nuove e prevaricanti esigenze creative. Accomunati da una matrice rock con sfumature elettroniche, ogni brano è una “stanza” caratterizzata dalla sua specifica atmosfera attentamente definita. Ogni brano affronta frammenti di vita accomunati tra loro da un senso di blocco, d’incertezza ma allo stesso tempo di evasione, dalla voglia ardente di fuggire dalla routine per trovare la propria collocazione nel mondo. “Preludio” è un viaggio in cui ci si scava dentro per risanare le ferite non solo interiori, una continua ricerca che avvia un processo di metamorfosi finalizzato a mostrarci, a noi stessi e agli altri, per quello che siamo davvero.