Una sistematica organizzazione illecita è stata portata alla luce nel Tarantino. Due uomini del posto, rispettivamente di 36 e 52 anni, sono stati arrestati per aver creato un sistema dedito al favoreggiamento alla prostituzione e alla regolarizzazione degli immigrati tramite falsi matrimoni, coinvolgendo altre 11 persone nell’articolata organizzazione, delle quali due donne che sono state poste agli arresti domiciliari. I capi di accusa sono concorso di favoreggiamento alla permanenza di cittadini stranieri nel territorio italiano, favoreggiamento personale, truffa e favoreggiamento, false dichiarazioni e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini erano partite nel 2017 quando un cittadino marocchino aveva segnalato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Taranto che, tramite un suo connazionale, era entrato in contatto con quest’associazione e che il 36enne che ne vantava il possesso gli aveva offerto la possibilità di seguire le pratiche per la sua regolarizzazione in Italia tramite una finta assunzione in un Bed & Breakfast di proprietà di uno dei componenti dell’associazione e, nel caso in cui la pratica per la regolarizzazione tardasse ad arrivare, era pronto il “Piano B”: un finto matrimonio con una donna italiana in cambio di un compenso di 7mila euro.

Durante le indagini, è venuto fuori che l’associazione si occupasse anche del favoreggiamento alla prostituzione, sfruttando giovani ragazze italiane e straniere con il coinvolgimento delle due donne dell’organizzazione che sono state poste ai domiciliari.

Inoltre, un cittadino marocchino di 52 anni che aveva il ruolo di ricercare gli extracomunitari che avessero bisogno della regolarizzazione ed una donna di 62 anni coinvolta nel traffico illegale, sono stati sottoposti alla misura cautelare di divieto di dimora nella città di Taranto.