Con ben 7 ordinanze appena depositate e riferite a cause dell’Avv. Danilo Lorenzo, il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensione delle sentenze del Tar Lecce in materia di proroga delle concessioni sino al 31.12.2033 riferite agli stabilimenti balneari di Lecce.

“La questione è importante – annuncia la Base Balneare – poiché in questo modo viene categoricamente bocciata anche la proroga tecnica di tre anni che il Comune voleva concedere. Questi pronunciamenti del Consiglio di Stato mettono la parola fine al caos che si stava creando nei vari comuni costieri, dove da alcuni mesi regnava l’anarchia. Tanto da assistere alle più svariate soluzioni di altrettanti dirigenti comunali, che andavano da proroghe tecniche di 3 anni o addirittura pochi mesi, fino a chi come alcuni sindaci, promuovevano le aste subito”.

“Con queste ordinanze, il Consiglio di Stato getta le basi per una riforma rispettosa dei veri principi europei, che come sosteniamo da ormai 12 anni é pienamente compatibile con il riconoscimento del legittimo affidamento alle concessioni demaniali a fine turistico ricreativo, in essere”, aggiunge il sindacato.

“Oggi più che mai – aggiunge Ezio Filippucci, membro del direttivo della Base Balneare – dobbiamo ricordare come scritto dal Giudice Pasca e confermato dal Consiglio di Stato che la Bolkestein è una direttiva che deve essere correttamente interpretata prima di essere trasportata nell’ordinamento giuridico Italiano. Ricordiamo ancora una volta che il vero obbiettivo della Bolkestein é quello di aiutare la crescita delle aziende esistenti, ed auspicare l’aperture di nuove realtà per incrementare l’economia del continente europeo in modo duraturo, equo e solidale tra i vari stati”.

“Dalle ordinanze del Consiglio di Stato – conclude il Sindacato – il governo Draghi cavalchi l’onda, gettando le basi per una corretta riforma del demanio marittimo, che rispetti i diritti di chi vuole entrare in questo importante settore, ma anche e di chi questo comparto l’ha creato”.

Il Presidente Nazionale del Sindacato Datoriale P.I.N., Antonio Sorrento, esprime grande soddisfazione per questa ennesima conquista, che sottolinea quanto sia importante la dedizione dei sindacati datoriali nella lotta per la tutela dei diritti delle Partite Iva.