“Siamo all’opera per colmare i ritardi di questi mesi”. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante il suo intervento al Senato ha puntato l’attenzione anche sulla campagna di vaccinazione in Italia e della situazione economica del paese a causa della pandemia.

“L’accelerazione è visibile: quasi 170 mila dosi al giorno nelle prime 3 settimane di marzo, più del doppio che nei mesi precedenti e nonostante il blocco temporaneo di AstraZeneca – ha sottolineato il premier -. L’obiettivo è portare il ritmo di vaccinazioni a mezzo milione al giorno”.

Draghi ha anche ricordato che in Europa “abbiamo quattro vaccini sicuri ed efficaci, tre in somministrazione e il quarto disponibile da aprile. Ora il nostro obiettivo è vaccinare più persone possibile nel più breve tempo possibile”.

Il premier ha puntato il dito contro le differenze tra regioni riguardo la somministrazione delle dosi. “Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti”.

“Mentre la campagna di vaccinazione procede – ha rimarcato Draghi -, è bene iniziare a pianificare le riaperture. Cominceremo, speriamo, a riaprire le scuole primarie e dell’infanzia, se la situazione lo permette anche nelle zone rosse, dopo Pasqua”.

“La pandemia rende evidente l’opportunità di investire sulla capacità produttiva di vaccini in Europa. Dobbiamo costruire una filiera che non sia vulnerabile rispetto agli shock e alle decisioni che vengono dall’esterno. E abbiamo già iniziato a stabilire accordi di partnership con case internazionali per la produzione in Italia”.

Sulla proposta di Green pass, riguardo per la libera circolazione dei vaccinati, il premier ha riconosciuto che è un “progetto complesso” rimarcando che “la libertà di movimento” deve andare “di pari passo con la tutela della salute”.