Il Segretario nazionale del SULPL – Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale – Nicola De Vincenziis, il Segretario di Bari Tommaso Stella e il Dirigente Giuseppe Lomonte hanno incontrato questo pomeriggio a Roma il vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio.

Obiettivo è che venga tutelato il lavoro della Polizia Locale barese, i cui agenti vengono troppo spesso impegnati per le strade come veri e propri poliziotti, nonostante un indennizzo da impiegati comunali. Grazie all’intervento dell’onorevole del Movimento 5 Stelle, Giuseppe L’Abbate, i rappresentati del SULPL hanno avuto modo di confrontarsi a Montecitorio con il vicepresidente della Camera.

Un incontro costruttivo secondo il sindacato, perché il fine ultimo è quello di onorare al meglio la categoria dei Vigili Urbani di Bari e di tutta Italia.

“Ci hanno scippato le fondamentali tutele e i sacrosanti riconoscimenti – tuonano i sindacalisti -. Ormai ci capita fare di tutto: viabilità, sinistri stradali, ordine pubblico, operazioni di Polizia Giudiziaria, annona e amministrativa. Siamo sempre in prima linea e a protezione di ogni Città. Ma le Istituzioni dove sono?”.

Spesso si lavora al limite di ogni decenza, se ci riferiamo alle divise e ai mancati dispositivi di protezione individuale. Dai piani alti dicono di non avere fondi sufficienti e senza economie siamo costretti a presenziare sempre di più intersezioni piene di polveri sottili, a respirare quotidianamente aria malsana senza alcuna mascherina”.

“Senza economie – continuano – non si effettuano corsi di formazione e aggiornamento del Personale. Senza Equo Indennizzo e Causa di Servizio, sottratti dal 2010 alla sola Polizia Locale, gli Operatori intervengono giornalmente per un reato, si procurano lesioni ma per assurdo pagano le conseguenze di tasca propria. In sintesi: inquadrati come impiegai comunali e utilizzati come poliziotti”.

“A Montecitorio siamo stati accolti dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio assieme al nostro Onorevole pugliese Giuseppe L’Abbate. Abbiamo trovato una disponibilità incredibile e, andando subito al dunque, abbiamo chiesto l’impegno per l’Equo Indennizzo e la Causa di Servizio da inserire subito nella Legge di Stabilità. Siamo stati presi in giro per decenni da sinistra a destra e non vogliamo più scottarci. Non chiediamo un atto di responsabilità al solo Movimento 5 Stelle bensì all’intero Parlamento. Senza riconoscimenti e tutele è difficile fare questo mestiere. A noi del SULPL interessa solo la categoria”.