Luci puntate sulla Diaghilev srl, la società che, fino allo scorso dicembre, era per metà del ragionier Vito Longo, direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli accusato di corruzione. Dopo la visita di Carofiglio in Procura, il pm Buquicchio ha incaricato Digos e Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, di verificare le condizioni per cui Longo decise di vendere le proprie quote della società in concomitanza con le prime indiscrezioni sull’indagine della Procura attorno al giro di mazzette.

Longo entra al 50% nella società, fondata 30 anni fa da Guido Pagliaro, nel 2009 ha goduto negli anni anche di circa 60mila euro di finanziamenti concessi dal Comune di Bari,

Una indagine quella della procura di Bari che procede parallelamente all’inchiesta interna aperta dal Comune che, negli anni passati, alla società ha concesso finanziamenti per almeno sessantamila euro. La Diaghilev, ha ricostruito il presidente della Fondazione Gianrico Carofiglio, è stata fondata nel 1986 dall’ex direttore artistico del teatro Petruzzelli Guido Pagliaro.

Longo entra al 50% nella Diaghilev, fondata 30 anni fa da Guido Pagliaro, nel 2009. Pur essendo stato escluso il conflitto d’interessi, dal momento che non risulta che la società abbia mai venduto produzioni alla Fondazione, il pm vuole comunque approfondire la contabilità.

Negli anni, la diaghilev ha anche goduto di circa 60mila euro di finanziamenti, concessi dal Comune di Bari, e cominciati ai tempi in cui Antonella Rinella, moglie di Vito Longo era assessore e capo di gabinetto dell’allora sindaco Michele Emiliano.