L’episodio della docente scaraventata giù dalle scale con un calcio da uno studente, pare migrato a far danni in altra scuola, ha avuto il merito di accendere i riflettori su alcune dinamiche interne all’istituto alberghiero. Abbiamo scoperto, nonostante la nostra inchiesta giornalistica venga ritenuta persecutoria, che i professori scontenti sono un plotone foltissimo.

La nostra non è un’invenzione, ma il contenuto di alcuni messaggi whatsap. Nel primo, un docente scrive: “Ringrazio chi ha fatto la sostituzione alla terza ora ieri, per essersi tenuta la terza di XXX e XXX. Mi avete permesso di fare una lezione dignitosa. Ho avuto un’altra discussione con XXX. Speriamo non colga l’occasione per spingermi giù dalle scale. Se dovesse succedermi qualcosa sappiate che vi ho voluto bene”. La discussione a cui fa riferimento il prof è con uno studente del corso serale che a scuola conoscono tutti a causa dei modi da bullo.

Un’altra insegnante, invece, nuova del Perotti, aggiunge: “Da quest’anno, da quando sono al Perotti, rischio quotidianamente che m’incendiano la macchina. Sono già proiettata verso la mobilità territoriale”. Emoticons e riferimenti specifici servono a sdrammatizzare, a fare amara ironia, ma per descrivere in ogni caso una situazione particolarmente tesa soprattutto perché secondo alcune indiscrezioni tutte da confermare, pare imminente un’ispezione dopo gli ultimi episodi di cronaca.

Purtroppo, così come per altri casi raccontati in passato che hanno visto coinvolte altre scuole baresi, l’Ufficio Scolastico Regionale e il Provveditorato non hanno mostrato grande reattività, salvo poi promuovere campagne contro il bullismo patrocinate da un Ministero nello stesso modo apparentemente poco incisivo.