Ci sono tre campanelle e una pallina, chi è dall’altra parte, dopo una serie di magheggi fatti da chi comanda il gioco, deve indovinare sotto quale delle campane è nascosta la bilia. Si puntano dei soldi e quasi sempre si perdono. La truffa è di fatto l’evoluzione del gioco delle tre carte e una strutturata banda operante nel bolognese è stata sgominata nelle scorse ore dalla Polizia stradale: fra le 13 persone arrestate anche il 54enne barese Vincenzo Stragapede. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere al furto, all’estorsione, alla rapina impropria.

La banda operava nella stazione di servizio Sillaro, sulla A14, a pochi chilometri da Imola. Le indagini della Polizia stradale sono partite da una serie composta da circa 150 denunce effettuate da altrettante persone vittime del raggiro. Nell’organizzazione c’era chi si occupava di tenere d’occhio eventuali blitz della Polstrada, chi faceva finta di perdere e chi invece di vincere somme davvero invitanti.

In alcuni casi, secondo quanto ricostruito dagli agenti, le vittime della truffa venivano costrette a saldare i debiti di gioco attingendo danaro dal bancomat dell’area di servizio. Bancomat rimosso dai gestori dell’autogrill a fine 2015 proprio per evitare questa circostanza. Tra le vittime c’è chi racconta di aver perso fino a 11mila euro. La banda pare fosse capace di incassare anche 100mila euro in un mese.