Dalle note redatte dalla Sede di Bari della Banca d’Italia si evince una leggera ripresa della realtà aziendale della Puglia. Si tratta di timidi segnali dopo anni di contrazione, ma solo il 30% degli addetti regionali appartiene a settori che manifestano una buona vitalità: Meccanica ed alimentare a Brindisi, aereo spaziale sempre a Brindisi, Calzaturiero a Barletta. In più, finalmente, un settore al quale tengo molto, quello delle piccole imprese, secondo alcuni rilevatori 4 milioni in tutta Italia.

Sono imprese che fanno innovazione e con buona pace dei puristi del liberismo non lavorano per il profitto ma guardano lontano. Sono imprese che hanno un ruolo internazionale di credibilità tecnica e commerciale. Sono imprese i cui nomi non troverete nell’elenco dei grandi creditori inadempienti che hanno affossato il nostro sistema bancario.

Per queste imprese stiamo lavorando perché sia corretto il sistema bancario, sia riformata la gestione della Agenzie di Garanzia del Credito, sia riformato il criterio dei bandi pubblici e per ultimo ma non ultimo sia rivista la presenza femminile in azienda.

Non è solo un problema di equità di genere, ma di risposta a problemi trascurati di invecchiamento della nostra popolazione. Per questa realtà bisognerà rivedere il sistema di aiuti in termini di servizi e di parametri essenziali per il nostro futuro di impresa e di cittadini della nostra Puglia.