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“Ennesimo dramma non affrontato con soluzioni adeguate”. Sono le parole del presidente del Collegio Ipasvi Bari, Saverio Andreula, sul caso dell’aggressione all’equipaggio del 118 a Carbonara. La vicenda ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e sui rischi che corrono gli operatori specie quando operano in determinati territori.

“Quanto accaduto ad un’infermiera, alla soccorritrice e all’autista di un equipaggio del 118 nel barese confermano le preoccupazioni che solleviamo da tempo sulla sicurezza degli operatori nei territori a rischio. Quella di Carbonara è stata una mattanza”.

Il collegio Ipasvi Bari lancia quindi una proposta alle istituzioni: “Bisogna avviare quanto prima un dibattito tra tutti gli stakeholder del mondo sanitario per comprendere quali azioni intraprendere così da incidere su un fenomeno inquietante. Andrebbe fata una mappatura del rischio – conclude Andreula – e al tempo stesso formare gli operatori sanitari sui luoghi e sulle situazioni particolari che potrebbero trovarsi ad affrontare”.

“Piena solidarietà” viene espressa anche dall’’Associazione autisti soccorritori italiani (AASI) che chiede al mondo politico ed istituzione di “attivarsi per adottare tutte le misure idonee a preservare la sicurezza del personale del servizio urgenza emergenza”.