Cristian Galano risponde ai tifosi che lo accusano di alto tradimento. Lo fa attraverso un social network, croce e delizia del Bari super comunicativo di Paparesta. Ciccio Caputo è più pratico di Twitter, dove qualche settimana fa amoreggiava tra il serio e il faceto con un tifoso del Catania. Il fantasista foggiano, mastica meglio Facebook.

«Ragazzi, se non sapete le cose non scrivete. Pensatela come volete da oggi». Risponde a chi gli dice che rimpiangerà la scelta di lasciare Bari.

«Mi dispiace, non vi dico più niente da questo momento. Pensatela come volete». Continua.

«Potete pensare quello che volete. Ho la coscienza pulita e penso a dare solo il massimo per questa squadra». Rimbrotta.

«Vado avanti a testa alta». Chiude.

È evidente come il mistero si infittisca. Le casse di radio mercato pompavano Galano lontano da Bari già da qualche mese. Lui però, fermo e deciso, continuava a smentire. Caputo, Romizi e Sabelli firmavano rinnovi contrattuali. Lui e Daniele Sciaudone no. Ieri mister Nicola ha detto senza mezzi termini che Galano vuole andare via. Che ha altre ambizioni. E che da uomo gliel’ha detto in faccia, senza messaggi subliminali.

Adesso, però, viene fuori che i tifosi non sanno. E che se non sanno, non possono scrivere che rimpiangerà la scelta di lasciare Bari. Perché? Le ipotesi si sprecherebbero, ma avventurarsi in acrobatiche trame da film sarebbe inopportuno e dannoso per tutto l’ambiente. Già impegnato a collegare fra di loro in un’unica inquietante sceneggiatura gli addii in sequenza di Silvia Berti, Andrea innocenti, Antonio Di Gennaro, Mirko Spedicato e Pierfrancesco Barletta. Tuttavia, un po’ di chiarezza non guasterebbe di sicuro.