Niente messa all’aperto, niente di niente, il 5 agosto: giorno in cui da sempre a Palo del Colle si festeggia la Madonna delle Grazie. In paese è polemica, soprattutto per le spiegazioni fornite dal parroco della chiesa di San Giuseppe e dal priore dell’omonima confraternita, ovvero i responsabili della decisione.

La mancata pubblicazione del manifesto sulla pagina facebook della confraternita, la pioggia di critiche poi cancellate e le poche trace affisse in paese sono il segnale che ai palesi la cosa non è andata affatto giù. Quest’anno i festeggiamenti si concentreranno il 3 e 4 agosto, tenendo fuori il giorno tradizionalmente deputato alla devozione nei confronti della Vergine Maria.

“Avete cancellato la tradizione”, “State distruggendo quel poco che resta a Palo del Colle”, “Dovete andare in vacanza e state anticipando la festa?”. Sono alcune delle decine di messaggi di cui sono pieni i social. Di contro, non si trovano molte spiegazioni sulla decisione dall’incerta paternità.

Può l’anticipo dei festeggiamenti causare una simile rimostranza? A quanto pare sì. “Conservare le tradizioni, trasferirle ai nostri figli – spiega un confratello deluso – è tutto ciò che possiamo fare per mantenere in vita il ricordo di un tempo che non c’è più. In questo modo non si fa altro che rendere ogni festa omologata, dando l’impressione di farla tanto per non scontentare nessuno”. Dal canto nostro aspettiamo che il parroco e il priore spieghino chi ha deciso e perché lo ha fatto, in modo che i palesi possano mettersi l’anima in pace e magari prepararsi ad accogliere altre novità.

In tanti dicono che in considerazione dello scontento generale, non essendo stati ancora affissi i manifesti, ci sarebbe stato modo di recuperare ciò che è sempre stato. E l’arcivescovo, monsignor Francesco Cacucci, che dice? Lui vuole che le processioni, per esempio, si tengano il giorno della festa, non prima e neppure dopo.