“Non so più cosa fare, mi sento di aver buttato 49 anni della mia vita”. Con la voce rotta per colpa delle lacrime, Concetta ci racconta la sua storia. Assieme al suo cagnolino vive nell’unico bene che le appartiene, un appartamento nel quartiere Libertà.

“Tutto ciò che ho in casa mi è stato regalato – dice Concetta -, tranne il frigorifero che ho potuto comprare con un finanziamento tanti anni fa, quando guadagnavo qualcosa in più”. Per colpa della crisi, Concetta da qualche anno percepisce uno stipendio di soli 160 euro al mese con cui è impossibile sopravvivere.

“Da qualche giorno – continua – mi hanno staccato la luce perché non sono riuscita a pagare la bolletta di oltre 300 euro. Per non parlare dell’acqua che dal pomeriggio non arriva perché mi si è rotta la cisterna che non posso aggiustare”. Se Concetta non riuscirà a trovare i soldi per pagare la bolletta dovrà anche buttare quelle poche cose che ha nel frigorifero.

“L’ufficio per cui lavoro fa di tutto per me – conclude – e cerca sempre di farmi lavorare qualche ora in più, ma la crisi non da vita facile nemmeno a loro. Sono sempre alla ricerca di altro, ma non riesco a trovare nulla. Ho paura che possano rivalersi sulla casa che non voglio perdere”.

Una donna dagli occhi buoni e dal viso dolce che si fa voler bene da tutti. Pur di riuscire ad avere una vita dignitosa è pronta ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, anche come collaboratrice domestica. Il suo bisogno più impellente è riuscire a trovare i soldi per poter pagare la bolletta della luce.