“Abbiamo fortemente voluto questa iniziativa affinché di tutta questa storia resti anche qualcosa di positivo e non solo la convinzione che il Consiglio comunale sia un luogo dove offendersi reciprocamente”. “Non certo un risarcimento del Consiglio comunale, sarebbe davvero poco, a quello ci penserà il responsabile del brutto gesto quando sarà individuato dalla Procura della Repubblica di Bari”. Michele Caradonna prima e Pasquale Di Rella poi, consigliere e presidente del Consiglio comunale hanno consegnato due assegni personali da mille euro ciascuno alla Casa delle Donne.

Con il loro gesto si chiude il primo capitolo, quello umano diciamo, dell’incresciosa vicenda che ha visto protagonista, sua malgrado, Irma Melini, con il pesante offeso rivoltole approfittando del segreto dell’urna, come è ormai noto.

Dunque, dopo il sorteggio, con i soldi stanziati da Caradonna e Di Rella per la perizia volontaria non più sostenuta, prende piede il progetto della biblioteca di genere per sensibilizzare i cittadini ai temi della violenza contro le donne.

Adesso non resta che aspettare il lavoro dei magistrati per individuare chi ha scritto quelle volgarissime parole indirizzate alla Melini, sperando che facciano presto. Questa triste pagina politica non può rimanere senza colpevole.