Il sindaco di Andria, Nicola Giorgino, gonfia il petto su Facebook e con un post sulla propria pagina pubblica prima ringrazia il concittadino Fabio Gammarrota, parroco di due piccoli comuni vicini ad Amatrice, e poi annuncia come la città di Andria donerà una tensostruttura che rappresenterà il presidio diocesano sul territorio con funzione polivalente organizzativa e liturgica della diocesi di Rieti a supporto della comunità parrocchiale di Sant’Agostino di Amatrice.

“Un nostro concittadino, don Fabio Gammarrota, è ad Amatrice in quanto già parroco e docente in quella comunità ed attualmente parroco di Cittareale e Posta, piccoli comuni del reatino vicini ad Amatrice – scrive il sindaco Giorgino -. Fin dalle prime ore successive alla tragedia del terremoto l’Amministrazione è stata in contatto con lui cercando di poter essere d’aiuto per quelle terre così martoriate. Don Fabio, che in modo instancabile è accanto ai suoi fedeli ed alla popolazione, confrontandosi con la sua Diocesi ha richiesto una struttura dove poter pregare in sicurezza ed alleviare le sofferenze di quanti hanno perso parenti ed amici”.

“La città di Andria – continua il primo cittadino – donerà così una tensostruttura che rappresenterà il presidio diocesano sul territorio con funzione polivalente organizzativa e liturgica della diocesi di Rieti a supporto della comunità parrocchiale di Sant’Agostino di Amatrice. La tensostruttura sarà montata la prossima settimana mostrando così la vicinanza della nostra comunità ad Amatrice ed agli altri centri coinvolti dalla violenza della calamità naturale”.

“Ringrazio, inoltre, quanti si stanno prodigando in queste ore per aiutare concretamente le popolazioni coinvolte dal terremoto – conclude – . Andria, seppur ancora duramente provata dal dramma del 12 luglio, ha saputo nuovamente mostrare con l’ausilio di volontari, associazioni, gruppi organizzati e semplici cittadini, il suo grande cuore. In tali circostanze fare invece demagogia o cercare polemiche strumentali a fini politici, risulta francamente inopportuno e fuori luogo”.