“Propagandare sui media che a Bari l’illegalità di strada (in particolare durante alcuni eventi come la festa patronale) è stata definitamente sconfitta, significa o voler mistificare consapevolmente la realtà oppure non essere consapevoli della città in cui si vive. Ed entrambe le ipotesi sono preoccupanti, se riferibili al sindaco”. Il consigliere di opposizione Giuseppe Carrieri, per dirla con le sue stesse parole, non condivide certe note stampa e interviste rilasciate da Antonio Decaro.

“Gli ultimi tre giorni nei quali si è svolta la festa di San Nicola- sostiene Carrieri, anche grazie a una serie di fotografie che pubblichiamo a fondo pagina – hanno ribadito tutto l’armamentario di abusivismo che i baresi vedono e sanno compiersi periodicamente nel centro cittadino. Dai venditori abusivi di palloncini e di zucchero filato e gelati ai venditori abusivi di bibite e frutti di mare vietati. Dai venditori abusivi di merce falsa e contraffatta ai cantanti abusivi e ai venditori abusivi di ombrelli e accendini. Per finire ai venditori abusivi di sgagliozze! Il tutto come documentato dalle tante foto raccolte in queste giornate”.

“Propagandare quindi che 10 operatori delle fornacelle hanno regolarizzato la propria posizione e che il problema dell’abusivismo commerciale è stato così risolto – aggiunge – significa pertanto non fare il proprio mestiere di Sindaco e di Assessore e vuol dire fregare la propria Città raccontando una realtà che non esiste. Come sanno i tantissimi baresi che frequentano le zone del molo sant’Antonio, corso Cavour, via Sparano, piazza Moro. Zone centralissime, che incredibilmente non si riesce a presidiare, malgrado un esercito di 650 vigili urbani che l’assessore alla Polizia Municipale, sempre il sindaco Decaro, non riesce a ben organizzare e che invece ben potrebbe assicurare a Bari vera legalità e vera sicurezza urbana”.

“Ma il tempo – conclude Carrieri – viene perduto per interviste a compiacenti media, che gratificano Decaro e pochi altri, ma che non risolvono i gravissimi problemi di ordine pubblico della città”.