Nello stesso giorno leggiamo due notizie diverse relative al Municipio 1, seppure facce di una medaglia dal dubbio metallo. La prima, di cui andare assolutamente fieri. Si tratta della nascita della Consulta dello Sport, “per promuovere l’attività sportiva, favorire la diffusione della cultura e della conoscenza in materia di sport e pratica motoria, valorizzare le risorse presenti sul territorio municipale, rafforzare il rapporto tra associazionismo sportivo, volontariato, istituzioni, enti pubblici e privati, sensibilizzare le forze sociali e politiche verso i temi dello sport e contribuire alla pianificazione degli impianti presenti sul territorio”. Applausi per tutti, soprattutto per i tempi brevi e la competenza con cui si è arrivati al raggiungimento dell’obiettivo.

L’aspetto che fa riflettere, invece, è rappresentato dalla denuncia della consigliere Fabiana Mercurio. “Il più grande Municipio di Bari al 9 di dicembre non ha ancora speso i fondi per lo sport dell’anno 2016 – scrive la consigliera -. La presidente Paparella con la maggioranza di centrosinistra ha convocato un Consiglio municipale d’urgenza, a 20 giorni dalla fine dell’anno, per una variazione di bilancio che impegna non i fondi 2016, ma quelli 2017 e non per le attività sportive bensì per incarichi professionali”.

A quanto pare la variazione di bilancio, votata solo dalla maggioranza, sposta i fondi dello sport 2017 ad un incarico professionale necessario per redigere il piano economico finanziario utile all’affidamento in gestione dei tre campi sportivi municipali Bellavista, Mirko Variato, oltre ai due di Torre a Mare. “Un incarico – tuona la Mercurio – paragonato dai colleghi del PD a quello affidato per 15mila euro per redigere il piano del San Nicola, senza che le strutture siano neanche lontanamente paragonabili”.

Il giudizio è catastrofico. “La gravità della procedura sta nel non aver verificato, da parte del Municipio, la possibilità di affidare l’incarico direttamente agli Uffici tecnici comunali, che a titolo gratuito e vista la conoscenza delle strutture in questione, potrebbero far risparmiare le risorse oggi sottratte alle attività sportive. Peggio poi, acquisire solo in Consiglio, l’impegno futuro della presidente a chiedere all’assessore allo Sport di rifondere questa spesa durante il 2017”. La domanda della consigliera Mercurio è molto semplice: è possibile che si sottraggano soldi allo sport senza verificare se è realmente necessario e senza un apparente coordinamento con l’assessorato comunale?