«Sono appena tornata a casa dopo la nottata in ‪Consiglio Regionale‬. Lo spettacolo è stato imbarazzante. Con questo bilancio, i Consiglieri della maggioranza stanno evidentemente cercando di pagare le loro marchette elettorali: chi vuol portare a casa 15 milioni di euro per la strada per l’ospedale di Fasano-Monopoli, chi centinaia di migliaia di euro per il Parco dell’Ofanto e i siti di Canne della Battaglia, chi le risorse per i Comuni della provincia di Taranto e l’assunzione di due ricercatori all’Università di Taranto. Siamo riusciti a fermarli e a rimandare la discussione di alcuni emendamenti a venerdì. Venerdì riprendiamo a ripulire questa proposta di legge: non ci arrenderemo finchè non sarà linda, non ci arrenderemo finché questo Governo regionale non deciderà di governare seriamente e tutelando gli interessi di tutti i pugliesi. Buona giornata, o buona notte? Insomma a presto». Firmato Antonella Laricchia, consigliere regionale e portavoce del Movimento 5Stelle.

La Laricchia non le manda certo a dire e ci va giù pesante. Il post è apparso su facebook più o meno alle 8 di stamattina, evidentemente il desiderio di raccontare ai pugliesi il resoconto di una notte trascorsa in consiglio regionale è stata più forte persino della stanchezza. All’attenzione del consiglio c’era l’esame del bilancio di previsione 2016 e del pluriennale 2016-2018. La sospensione del dibattito e l’aggiornamento dei lavori sono stati richiesti dal presidente Michele Emiliano, che ha preso la parola quando all’esame del testo del disegno di legge contenente le disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018, mancava l’ultimo articolo prima delle disposizioni finali, ma con ben un centinaio di emendamenti, qualificati come articoli aggiuntivi, ancora da discutere.

Il presidente Emiliano alle 6,15 – dopo oltre 18 ore di dibattito e metà degli emendamenti esaminati, molti dei quali respinti o ritirati – ha spiegato la necessità di aggiornare i lavori a venerdì per il concomitante impegno con la Commissione salute a Roma dove in mattinata si discuterà della ripartizione delle risorse finanziarie.

La richiesta è stata accolta a nome delle opposizioni da Nimo Marmo che ha parlato di istanza tardiva, giunta al termine di due proposte avanzate dalle minoranze nel corso dei lavori consiliari (ritorno al testo originale del Ddl così come licenziato dal governo e ritiro contestuale di tutti gli emendamenti presentati in aula). Marmo ha concluso il suo breve intervento suggerendo al presidente Emiliano di sfruttare anch’egli al meglio i due giorni di pausa.

I lavori riprenderanno quindi venerdì mattina dall’esame dell’articolo 43 del ddl concernente il finanziamento a due figure di ricercatore ed il cui iter procedurale di esame nella commissione di merito è stato già accertato dalle verifiche disposte dal Presidente del Consiglio Mario Loizzo. L’articolo precedente (contributi ai comuni della provincia di Taranto per adeguamento di piani e programmi urbanistici), proposto in I Commissione dal consigliere Gianni Liviano, è stato soppresso, nonostante un’appassionata difesa d’ufficio del proponente. A portare alla cancellazione dell’articolo, la pressante richiesta delle minoranze che hanno preso ad esempio la misura per denunciare la piega assunta dal disegno di legge che nella commissione di merito ha visto raddoppiare il numero degli articoli iniziali.