Il 22 febbraio sono state annunciate le petizioni 668, 669, 670 all’assemblea della sesta commissione (finanze e tesoro) della camera dei deputati, da parte di P.I.N. – Partite Iva Nazionali che chiede disposizioni volte a prorogare il termine relativo all’obbligo di adozione del registratore di cassa telematico, nonché della data di avvio della lotteria degli scontrini e anche modifiche alle norme in materia di lotteria degli scontrini e al così detto piano cashless.

“Sono state richieste le modifiche alla convenzione tra il ministero dell’economia e delle finanze e l’agenzia delle entrate volte ad escludere il riconoscimento di incentivi ai dipendenti dell’agenzia in relazione agli incrementi di gettito – spiega il presidente Antonio Sorrento -. La soluzione sta nel migliorare il rapporto e quindi la comunicazione che intercorre tra contribuente e fisco, evitando quindi inutili ricorsi e contenziosi che il più delle volte per via delle oggettive lungaggini riducono al lastrico un titolare d’impresa o contribuente che sia, con l’aggravante di dover porre in evidenza che a prescindere da quello che sarà la sentenza finale ci sia qualcuno, la cui funzione dovrebbe essere quella sia del controllore ma anche del garante che in realtà è stato l’unico a trarne benefici economici “grazie a questo procedimento per nulla virtuoso”.

Nella stessa seduta della camera è stata annunciata la petizione numero 687, presentata da Assopam, con cui si chiede la riforma del settore creditizio con misure diverse in favore dei titolari di Partite Iva.

“La riforma è necessaria sia per scongiurare la morte lenta e certa dei lavoratori autonomi, già a pezzi prima della pandemia, sia per risollevare rapidamente l’economia reale dell’intera nazione – aggiunge il presidente nazionale di Assopam, Raffaele Tafuro -. Piccoli correttivi di facile attuazione che porteranno prosperità, equità e giustizia sociale. La nostra lotta è necessaria per il riconoscimento dei diritti di coloro che svolgono attività in proprio, per la necessaria riforma del credito e per riformare il commercio elettronico per preservare le attività tradizionali del nostro paese”.

“Purtroppo siamo giunti ad un punto di non ritorno – conclude -. Noi rappresentanti Assopam abbiamo il dovere morale di perseguire costantemente la causa, sollecitare le Istituzioni, metterci a disposizione degli addetti ai lavori e iniziare un percorso obbligato per una improcrastinabile Riforma, necessario per rilanciare consumi e alimentare l’economia reale”.

Il Presidente di P.I.N., Antonio Sorrento, si ritiene soddisfatto per il grande lavoro svolto da tutte le associazioni di categoria che con l’unione di intenti incassano, giorno dopo giorno, importanti risultati che riguardano l’intero comparto produttivo del nostro Paese.